1469785_509768609138518_2122005708_nDOJO è il termine con il quale si identifica il luogo dove si praticano le arti marziali. Il termine è composto da due parole DO=via JO=luogo e quindi letteralmente “luogo dove si segue la via”. Si tratta di un significato che deriva dal Buddhismo e veniva usato per indicare un luogo ideale preposto alla meditazione spirituale ed al raccoglimento. In seguito la parola DOJO è stata adottata nella pratica delle arti marziali per indicare il luogo in cui si svolge l’allenamento (quello che noi più comunemente definiamo palestra) in un’atmosfera attenta e concentrata, come si addice ad un luogo di culto. Il DOJO, normalmente è una sala rettangolare ed ogni lato è adibito ad una funzione particolare. Il lato da cui si entra è indicato con la parola SHIMOZA. Di fronte ad esso è il lato nobile detto KAMIZA alla cui parete vengono affisse le fotografie delle persone eminenti fra le quali genericamente spiccano le immagini dei fondatori delle discipline praticate nel dojo, come Jigoro Kano per il judo. A sinistra rispetto all’entrata c’è il lato detto JOSEKI riservato ai maestri e alle cinture nere. Di fronte al lato JOSEKI c’è quello denominato SHIMOSEKI e destinato agli allievi. In ogni dojo, particolare attenzione è data al pavimento. Dal momento che una delle peculiarità del judo è la caduta a terra, per aiutare gli allievi a cadere “agevolmente”, senza traumi, è necessario disporre un pavimento morbido ed elastico. Solitamente il tappeto su cui si pratica il judo è composto da numerose materassine (tatami) unite una all’altra in modo da formare un’area liscia ed uniforme e fissata sui lati esterni da una cornice di legno. Ogni materassina misura 2 metri x 1 metro ed ha uno spessore di 4/6 cm, con materiale elastico all’interno. Le materassine, in origine, invece, erano riempite con paglia di riso intrecciata e pressata. Per motivi pratici, alcuni tatami contemporanei, come quelli del nostro dojo nella parte più piccola, hanno un bordo ad incastro per fissarsi meglio a quelli accanto, con imbottitura in polimeri e due superfici di colore diverso: rosso da un lato e verde dall’altro. Le materassine vengono appoggiate su un tavolato fisso od elastico montato sulle molle in modo da ammortizzare meglio le cadute. Ti aspettiamo nel DOJO Jitakyoei Samurai per vedere da vicino la materassina e naturalmente per provare a praticare Judo con noi, secondo il metodo tradizionale. Contatti