Judo_bambiniIl rispetto è uno dei primi principi insegnati nel judo. Si pratica in ogni momento dell’attività sul tatami e fuori, verso se stessi, i compagni e gli insegnanti. Ogni lezione, ogni combattimento, vengono preceduti da un saluto, che e’ uno dei gesti fondamentali del Judo, insegnato come prima cosa a qualsiasi principiante in un DOJO. Il saluto nel judo non è mai un gesto formale, ma sempre un atto di rispetto nei confronti del compagno o dell’avversario e prelude ad una pratica sportiva attenta e corretta, che sia gara o allenamento. Questo atteggiamento è molto importante anche nella nostra palestra, e solitamente gli allievi lo comprendono semplicemente osservando la condotta dei compagni più “anziani” e imparando fin dall’inizio ad affrontare le lezioni e a fare pratica con compagni più preparati o meno preparati, ma sempre con l’estrema sicurezza di venir rispettati nelle capacità e possibilità tecnico-atletiche. Talvolta, quando arrivano nuovi allievi, i genitori ci chiedono come mai, nello stesso turno di lezione ci siano allievi con età e preparazione diversa. E’ il momento in cui spieghiamo con attenzione anche a loro l’importanza del fare esperienza con compagni di preparazione differente, proprio per poter imparare dai più bravi e allo stesso tempo insegnare ed essere da esempio ai meno bravi. Rispetto nel judo, infatti, è proprio anche il sapersi mettere al servizio dell’altro. Ci rendiamo conto che l’approccio del judo sia molto diverso da quello della maggior parte degli altri sport, in cui gli allievi sono rigidamente divisi per età o esperienza. Il judo è diverso. E’ una pratica di vita prima ancora che disciplina sportiva e agonismo. Su questo abbiamo basato il nostro metodo educativo e siamo sicuri di poter ottenere buoni frutti, perché’ nel tempo abbiamo visto crescere i nostri allievi e maturare tra loro amicizie rese ancora più forti, proprio da questo atteggiamento ormai innato di aiuto e supporto reciproco. Arriva sempre il bellissimo momento in cui i bambini o i ragazzi si accorgono e condividono con noi insegnanti di essere passati dall’essere “coloro che imparano”, a coloro che sanno e possono insegnare ed essere di aiuto ai nuovi arrivati. Una consapevolezza che crea un importante salto nella maturazione di sportivi e di persone, non credete? Per noi Maestri è davvero una soddisfazione! Voi cosa ne pensate?